Ogni olio ha caratteristiche qualitative e organolettiche differenti, che dipendono dalla zona di produzione, dal tipo di cultivar e dai procedimenti utilizzati per la trasformazione del frutto. Ma come può il consumatore riconoscere ed acquistare un buon olio?

L’olio di migliore qualità è certamente l’olio extravergine di oliva, noto per la sua assoluta genuinità e per le sue proprietà salutari.
Ma anche le caratteristiche organolettiche degli extravergine variano da olio a olio. Attraverso la degustazione (detta anche analisi sensoriale) è possibile saggiare, apprezzare, riconoscere e classificare le varie proprietà dell’olio attraverso vista (il colore), odorato (il profumo) e gusto (il sapore).

La degustazione ha le sue regole (forma, dimensioni, materiale e temperatura del bicchiere, temperatura dell’ambiente, criteri di valutazione, ecc.) osservate dagli assaggiatori professionisti per dare una precisa valutazione dell’olio.
Anche il semplice consumatore può però imparare ad assaggiare l’olio extravergine per individuarne pregi e difetti, senza la pretesa di distinguere e classificare le diverse proprietà ma solo per riconoscere un olio extravergine di autentica qualità.
Basta versare una piccola quantità di olio, la cui temperatura deve essere di circa 28°, in un bicchiere trasparente a forma di coppa, avvolgendolo con la mano per impedire la dispersione del calore.

E non vi resta che: