La “sostenibilità” della qualità dell’olio
Per le imprese agroalimentari italiane e in particolare quelle che operano nel settore della trasformazione dell’olio extra vergine di oliva (EVOO), gli investimenti strutturali per migliorare le prestazioni degli impianti potrebbero rappresentare un’importante opportunità di differenziazione. Non tanto per massimizzare le rese estrattive ma per alzare i parametri qualitativi degli oli, aumentando il valore aggiunto dei prodotti ottenuti.
Tra i parametri che descrivono la qualità di un olio EVOO rivestono un ruolo chiave quelli legati alle caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche degli oli. Tuttavia si stanno sempre di più affermando nuovi parametri qualitativi quali ad esempio quelli legati al grado di sostenibilità dei prodotti.
Da un’analisi della nostra tecnologia estrattiva convenzionale insieme all’ impianto di molitura sia tradizionale che innovativo abbiamo rilevato tutti gli input e gli output, sia ambientali che economici, legati al processo di molitura come ad esempio i consumi di elettricità, di acqua o di energia elettrica, così come i dati relativi ai tempi di lavorazione, alla resa in olio, alla quantità di prodotti e sottoprodotti. Il risultato un olio evo con impatto ambientale a quota zero, dunque un olio extra vergine di oliva sostenibile.
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